LE AZALEE Nella nostra riscoperta delle piante d’appartamento (e da esterno), questa volta prendiamo in considerazione le AZALEE. Piante note come nome, ma di cui non sempre si sa tutto. Vogliamo approfondirle come conoscenza per saperne di più, perché come piante fiorite presentano un fascino, non così sofisticato come le orchidee, ma degno, nella sua raffinatezza, di tutta la nostra attenzione. Sono piante con un’ampia varietà di colori e di forme, che possono, in determinate condizioni vivere tanto all’interno che all’esterno della nostra casa. Che sono sempre, comunque, un indice sicuro di stile.
Azalea (Ericaceae)
Storia:
L’Azalea era già conosciuta nell’antichità, in quanto i fiori di molte specie, soprattutto asiatiche, sono particolarmente ricchi di nettare anche se alcune sono velenose. Questo fatto era già conosciuto nell’antichità tanto che lo stesso Plinio, riferisce di un’intossicazione dei soldati dell’esercito romano, durante la campagna asiatica, provocata da miele di specie velenose. Le prime Azalea giunsero in Europa a partire dalla fine del 1600 e furono dapprima trattate come piante da serra, data l’origine esotica. Ebbero subito largo successo e furono sottoposte a ibridazione intensiva, ancor oggi praticata dai floricoltori
Ambiente:
L’azalea é una delle piante segnalate come valide purificatrici dell’aria, infatti, le sue proprietà in tal senso sono state studiate nell’ambito di studio condotti dalla NASA, l’agenzia aereospaziale americana. In particolare é emerso che l’azalea é in grado di rimuovere dall’aria di ambienti chiusi, la formaldeide e l’ammoniaca.
Medicina:
Contengono glucosidi con proprietà antisettiche e antireumatiche e sostanze che vengono usate come stabilizzanti nella stampa fotografica a colori
Arte:
Nel linguaggio dei fiori significa “temperanza”. Deriva dalla tradizione cinese in cui il fiore era il simbolo della femminilità. Simboleggia anche la fortuna, un fiore da regalare prima di affrontare una prova importante
In
giro per il mondo:
In Corea, durante il regno del re Songdok, la moglie di un alto magistrato, durante un viaggio, vide delle bellissime azalee su una rupe scoscesa. Un vaccaro si arrampicò e, porgendoglieli, le dedicò la prima poesia floreale conosciuta
Significato del fiore
Simbolo cinese della femminilità, presso di noi l’azalea é un augurio di buona
fortuna. E’ quindi il regalo giusto in occasione di esame, di un colloquio, di
una prova importante.
USO ALIMENTARE:
molti Rododendri sono ricchissimi di nettare, anche se si raccontano vecchie storie, risalenti a Plinio, sulla pericolosità del miele ricavato da certe specie di Rododendri. Un’altra curiosa storia racconta che le foglie, abbinate alla ruta, in una pozione a base di vino, fornivano una difesa contro i morsi dei serpenti. Le foglie di alcune specie sono inoltre considerate pericolose per la salute degli animali. Effettivamente la tossicità di questa pianta deriva dall’olio essenziale, di colore giallo, contenuto nelle foglie. In Tibet, i fiori canditi di Rododendri sono considerati una ghiottoneria.
CURIOSITA’:
il Rododendro una pianta che ricorre spesso nelle leggende delle nostre montagne: nell’Appennino il Rododendro viene anche chiamato la rosa dei morti perché si racconta che, dalle lacrime di una fanciulla e dal sangue di un giovinetto, che si era ucciso per amore di lei, spuntasse una pianta di rododendro. Il Rododendro simbolizza la gioia damare e la timidezza in amore
La storia del genere Rhododendron:
risale
a tempi molto antichi, come dimostra il ritrovamento di resti fossili che ne
individua la presenza tra la flora terrestre sin dal Miocene (tra 24 e 5
milioni di anni fa). Le prime specie descritte nei testi botanici del XVI
secolo sono R.
ferrugineum e R. hirsutum, le ‘rose delle Alpi’ che hanno ispirato
numerose leggende montane. Sono piccoli arbusti sempreverdi con fiori rosa o
porpora, spontanei in Italia su rupi e ghiaioni ad altitudini elevate, che
vennero in un primo tempo associati ad altri generi, tra cui Cistus, e poi
furono correttamente denominati da Andrea
Cesalpino nel 1583.
La prima definizione ufficiale risale però al 1753 ed é attribuita a Linneo, che battezzò al
contempo il genere Azalea. In seguito ad una riclassificazione botanica
successiva le azalee vennero poi a far parte dei Rhododendron, una modifica che ancor oggi é fonte
di confusione.
Queste prime specie spontanee si dimostrarono comunque di difficile
coltivazione in giardino per le richieste molto specifiche e strettamente
legate all’ambiente originario. Si dovette quindi attendere sino al 1763 per
l’introduzione in Inghilterra di R. ponticum, capostipite di numerosi ibridi
odierni, scoperto agli inizi del 1700 sulle sponde del Mar Nero, in quello che
un tempo era il regno del Ponto. Questa specie sempreverde a fiori lilla ha
apprezzato il clima umido e non troppo caldo delle isole britanniche, dove si é
naturalizzata sfuggendo alle colture e diventando addirittura infestante in
alcune regioni.
Seguirono molte altre specie di grande importanza nell’intenso programma di
ibridazione che caratterizzò il XIX secolo, quali R. caucasicum, R. catawbiense, R. griersonianum,
R. indicum
e R. maximum
(il primo rododendro sempreverde americano, presente in Europa dal 1736).
Incrociando queste nuove specie si ottennero ibridi con fioriture in sfumature
di rosa e lilla, ma fu la scoperta più tardiva (1796) di R. arboreum, una
delle numerose specie originarie dell’Himalaya e in seguito di R.fortunei
(scoperto in Cina nel 1855) a permettere una vera rivoluzione nel colore della
fioritura.
La leggenda delle due Magnolie
… avrete
notato come nei più bei parchi e giardini si trovino due tipi di magnolia,
sempre a coppie…….tutte e due bellissime e profumate…..quella stellata a
fiori bianchi e quella a fiori rari e alti… ma perché due alberi con lo
stesso nome? …..il mistero risale alle origini dei tempi……forza amici,
scostate le nebbie dello spazio….mettete un cd con un arpeggio di pianoforte
e guardate verso una stella….narra la leggenda che…..
…..esisteva una magnolia sola, all’esterno si presentava alta, forte, con
pochi fiori e molte foglie verdi sui rami alti e concedeva la vista delle sue
corolle e il profumo dei suoi petali al vento…all’interno del tronco si
presentava come una magnolia stellata, con tantissimi fiori bianchi anch’essi
profumati. La magnolia alta era il corpo, la magnolia stellata era il cuore.
Fiorivano insieme l’una nell’altra tutto l’anno dando serenità all’intero
parco.
Poi un giorno di pioggia l’albero fu appena sfiorato da un’azalea gialla
pastello che gli era cresciuta al fianco. Anche a lei l’albero di magnolia
offrì il profumo dei fiori dei suoi rami alti, la sicurezza delle sue grandi
foglie verdi e la dolcezza delle stelle bianche del suo cuore. Ma la magnolia
non si accorse che l’azalea gialla pastello lo aveva sfiorato solo per caso,
perché spinta dal vento, e che non esisteva una direzione particolare dei suoi
fiori…..la magnolia confuse il soffio del vento con il respiro dell’azalea e
cadde nell’incantesimo……e sempre di più il suo cuore stellato spingeva il
suo corpo forte a voltare i fiori profumati dalla parte dell’azalea gialla
pastello…….ma l’azalea gialla pastello non aveva cuore per l’albero di
magnolia……e giorno dopo giorno l’albero di magnolia sentiva il suo interno
stellato spezzarsi e staccarsi dal suo corpo forte….. finché si ruppe……e
ci furono due alberi……la magnolia alta che tendeva i suoi rari fiori sui
rami ricoperti di foglie verdi per mostrare la sua forza, ma solo in estate,
perché così era la vita, e la magnolia stellata che apriva senza foglie i suoi
fiori bianchi per mostrare il suo fragile cuore senza speranza, ma solo in
primavera, perché così era l’amore…….e da quel giorno noi vediamo nei
parchi e nei giardini i due alberi di magnolia divisi come due parti di uno
stesso corpo, bellissime e profumate, ma che vivono in stagioni diverse come se
l’altra parte non esistesse perché la vita era stata staccata
dall’amore……..
…e le cronache del futuro narrano che l’azalea gialla pastello girò tutto il
parco ma in un giorno di pioggia sentì la nostalgia di quell’albero di magnolia
di cui aveva annusato i due profumi, quello della forza e quello del cuore e
chiese al vento di farle sfiorare di nuovo i due alberi ora separati……e la
magnolia stellata si rituffò all’interno della magnolia alta……….e da
allora nei parchi e nei giardini ci saranno altre due piante sempre a
coppie…… una magnolia con due profumi e una azalea gialla pastello…..
LA SCHEDA TECNICA
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