Philodendron
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Filodendro | |
| Philodendron sp. |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Ordine | Alismatales |
Famiglia | Araceae |
Genere | Philodendron |
Specie | |
Il filodendro (Philodendron) è un genere delle Araceae originario delle zone tropicali del globo; il nome del genere è di origine greca e deriva da filos, amico, e dendros, albero, che significa “che ama l’albero”, e sta ad indicare il portamento rampicante di alcune specie del genere. Comprende moltissime specie dal fusto ascendente, alte da 50 cm a 3 m ed oltre, talvolta rampicanti, con radici avventizie, foglie persistenti, cuoriformi più o meno acuminate, di grandi dimensioni, simili al genere Monstera con cui vengono a volte confuse[1]. La particolarità di queste piante sono i fiori che sono costituiti da una spata biancastra con al centro uno spadice giallo/biancastro. In natura questa pianta produce un frutto di sapore simile all’ananas ma coltivata in appartamento è molto raro che fruttifichi.
Tra le specie più coltivate come piante ornamentali ricordiamo, il P. pertusum dalle caratteristiche foglie profondamente incise e bucate, il P. bipinnatifidum noto col nome comune di filodendro eretto, pianta non rampicante, a portamento raccolto, con il fusto centrale alto 1,5 m, da cui si dipartono lunghi steli che portano foglie quasi cuoriformi profondamente lobate; ilP. burgundy, con fusti rampicanti alti oltre 2 m, a lenta crescita, che richiedono un tutore, ha gli steli e la pagina inferiore delle grandi foglie colorate di rosso vivo; il P. scandens noto col nome comune di filodendro rampicante, pianta rampicante o a portamento strisciante ricadente, di rapida crescita, se sostenuta da un tutore adeguato supera rapidamente i 2 m di altezza, si caratterizza per le piccole foglie cuoriformi, appuntite e carnose, di un bel colore ramato da giovani, diventano verdi e di consistenza coriacea nel tempo; il P. erubescens con le foglie allungate, rossastre sulla pagina inferiore.
Uso
Come pianta ornamentale per l’eleganza del fogliame e il portamento rampicante o ricadente, vengono coltivate in vaso per decorare gli appartamenti, o in serra temperata o calda per le specie più delicate.
Metodi di coltivazione
Le specie rampicanti semiepifite, necessitano di un tutore ricoperto di sfagno e mantenuto sempre umido, richiede ambienti caldi e ombreggiati, atmosfera caldo-umida, terriccio sciolto ricco di humus e miscelato a terra di foglie, ben drenato, nella bella stagione concimare 2 volte al mese con fertilizzante minerale liquido od organico in polvere, d’inverno con cadenza mensile, annaffiature regolari, mantenendo elevata l’umidità ambientale.
Se le radici invadono completamente il vaso, rinterrare o rinvasare in primavera, utilizzando una miscela in parti uguali di torba o terra di foglie e terriccio universale.
La moltiplicazione avviene per talea o per margotta
Avversità
Principali specie
Le migliori piante per purificare l’aria in casa secondo la NASA
Un ambiente domestico sano è fondamentale per il nostro benessere. Per contribuire a rendere la nostra casa un ambiente migliore la NASA consiglia le migliori piante per purificare l’aria.
Purificare l’aria di casa con le piante è una delle migliori soluzioni per rendere la casa un’oasi perfetta dove trascorrere la nostra vita domestica.
Le piante hanno proprietà incredibili tra le quali quella di pulire l’aria intorno a noi: hanno una capacità di filtraggio molto potente e sono efficaci per rimuovere sostanze nocive come benzene, formaldeide, tricloroetilene, xilene, e ammoniaca.
Queste sostanze possono provocare mal di testa, vertigini, irritazione agli occhi, e altri effetti indesiderati.
Lo studio è stato condotto dalla NASA con lo scopo di
individuare le migliori condizioni di vita sui mezzi spaziali; pur non essendo
di recente pubblicazione, la sua validità e le ricerche condotte dal Dr. BC
Wolverton, sono sempre molto attuali.
Ma quali sono le migliori
piante per purificare l’aria in casa secondo la NASA?
Tra quelle oggetto di studio da parte della NASA e del Dr. Wolverton, si trovano la palma di bambù, il comune e decorativo il ficus benjamin, la felce di Boston, l’edera comune, la lingua di suocera, il crisantemo, il filodendro e la dracena a bordi rossi.
Queste piante sono efficacissimi filtri dell’aria: grazie alle loro proprietà infatti permettono di ripulire gli ambienti della casa dalla presenza di benzene, sostanza sprigionata da pitture e vernici, insieme al tricloroetilene e lo xylene.
Sono potentissimi filtri anche contro la formaldeide, sostanza che comunemente su trova nei detergenti per la pulizia della casa.
Tra le altre sostanze che le piante hanno capacità di filtrare c’è la trielina, potente smacchiatore domestico e utilizzata spesso per il lavaggio a secco in tintoria. A far da scudo ci pensa la gerbera, insieme allo spatifillo.
Le piante hanno anche altre straordinarie proprietà: sono infatti in grado di assorbire le onde elettromagnetiche. Ad assolvere a questa funzione sono il cactus peruvianus, una bella e decorativa pianta grassa e il filodendro, una delle piante da appartamento più conosciute e diffuse.
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